Acquedotto Romano
Costruito tra II e III secolo d.C., l’acquedotto di Olbia si estende per più di 3 km nei dintorni della città. Esso è il meglio conservato di tutta la Sardegna. Qui si raccoglievano le acque dalle sorgenti di Cabu Abbas, garantendone l’utilizzo alla popolazione romana. In località “Sa Rughittula” troverete ancora numerosi resti di questa meraviglia del passato.
Pozzo Sacro Sa Testa
Qui gli dèi fenici avevano la loro dimora. Il pozzo è un antico cerchio di granito a forma di serratura, tramite il quale si accede alla sorgente d’acqua sotterranea. Nella cupola ipogea (falsa tholos), sono stati trovati diversi antichi monili, tra cui un misterioso pugnale con elsa in bronzo.  La struttura risale probabilmente al XIV-XIII secolo a.C.
Necropoli di Anghelu Ruju
La Necropoli di Anghelu Ruju si trova vicino alla città di Alghero, nel nord ovest della Sardegna. Il sito archeologico è diventato famoso per la scoperta di una statuetta prenuragica della Dea madre. È la più grande necropoli prenuragica dell’isola, risalente alla civiltà Ozieri dal 3200 A.C al 2400 A.C. 
Pozzo Sacro di Santa Cristina
Il Pozzo Sacro di Santa Cristina è una delle più vivide testimonianze dell’archeologia sarda. Si trova a Paulilatino, nella provincia di Oristano (centro-ovest dell’isola). La struttura risale all’epoca Nuragica (circa 1700-1000 a.C).
Area archeologica di Nora
L’area archeologica di Nora si trova nell’estremo sud della Sardegna, vicino a Cagliari. Sede di un’importante cittá per romani, cartaginesi e civiltà nuragiche, oggi luogo abbandonato sostituito dal vicino comune di Pula. Dell’epoca piú antica sono rimasti alcuni tophet (cimiteri per bambini) e le tracce di un tempio in onore della dea cartaginese Tanit, divinità della fertilità. Di età romana è rimasto un teatro in buone condizioni e parti del tempio di Esculapio (dio della medicina).
Area archeologica di Tharros
L'Area archeologica di Tharros si trova nel comune di Cabras, all’estremitá del golfo di Oristano. Inizialmente nata come città fenicia del 700 a.C., è diventata un importante centro marittimo e commerciale con i romani. Alla fine, dopo molti saccheggi da parte degli arabi, la cittá venne abbandonata.
Parco archeologico di Pranu Muttedu
Situato vicino al comune di Goni nell’entroterra della Sardegna meridionale, il Parco archeologico di Pranu Muttedu è a volte chiamato la “Stonehenge sarda”. Questo per via delle numerose strutture megalitiche al suo interno (tra cui 600 menhir). Abitata durante l’epoca della cultura di Ozieri (3000-2000 a.C.), se ne può vedere traccia in una Domus de Janas, una tomba nuragica, ancora ben conservata.